Codice etico-deontologico


I terapeuti bioenergetici rispettano la dignità, il valore e l'unicità di tutti gli individui. Essi si impegnano a favorire e proteggere i fondamentali diritti umani e a promuovere il benessere umano. Si adoperano nel massimo interesse dei propri clienti. Usano le proprie conoscenze e capacità in modo conforme ai suddetti valori.

Aderiscono ai seguenti principi:

I - RESPONSABILITA'

A. Nella pratica dell'Analisi Bioenergetica, i terapeuti mantengono gli standard più elevati della professione in cui si sono formati, aderendo ai principi etici della loro certificazione.

B. I terapeuti bioenergetici e gli allievi in training si prendono piena responsabilità per le conseguenze delle loro azioni e del loro comportamento professionale. La condotta privata è materia personale, eccetto quando tale condotta comprometta l'adempimento delle responsabilità personali.

II - COMPETENZA

A. I terapeuti bioenergetici e gli allievi riconoscono i limiti della propria competenza e della propria tecnica. Pertanto forniscono solo dei servizi, utilizzando tecniche per le quali sono qualificati dalla formazione e dall'esperienza. Nel caso, essi indirizzano i clienti da appropriati professionisti qualificati nell'interesse del cliente stesso.

B. I terapeuti bioenergetici e gli allievi dimostrano con precisione la propria competenza, la preparazione professionale, la propria esperienza e le affiliazioni.

C. I terapeuti bioenergetici riconoscono il bisogno di un continuo apprendimento, di allargare e rinnovare le proprie conoscenze in generale e nel campo dell'Analisi Bioenergetica in particolare.

D. Essi riconoscono che, per adempiere alla loro funzione in modo competente e professionale, bisogna essere profondamente in rapporto con le proprie tematiche personali, riflesse nel corpo. Essi sono impegnati in una elaborazione continua di queste tematiche. E, quando emergono problemi personali o conflitti, i terapeuti bioenergetici e gli allievi non si impegnano in attività professionali, nelle quali tali problemi potrebbero interferire con l'efficacia del loro lavoro o danneggiare i clienti, gli allievi in training, in supervisione o i colleghi. Essi ricorreranno ad un'assistenza professionale competente per stabilire se debbano sospendere, terminare o ridurre la propria attività professionale per la durata di tali problemi o conflitti.

III - MODELLI MORALI E LEGALI

A. I terapeuti bioenergetici e gli allievi in training evitano qualsiasi azione che violi o leda i diritti legali e civili del cliente e di coloro che possano essere danneggiati dalle azioni.

B. I terapeuti bioenergetici e gli allievi non partecipano, non condonano, nè si associano per frode, truffa e falsificazione.

IV - RESPONSABILITA' ETICA VERSO IL CLIENTE

A. I terapeuti bioenergetici e gli allievi non esercitano, non condonano o collaborano con qualsiasi forma di discriminazione basata su razza, colore, sesso, orientamento sessuale, età, religione, nazionalità, stato civile, idee politiche, handicap mentali o fisici, nè con qualunque altra preferenza o caratteristica personale, condizione o stato.

B. I terapeuti bioenergetici e gli allievi in training prendono in anticipo accordi finanziari che salvaguardino al massimo l'interesse del cliente e fanno in modo che vengano capiti chiaramente da quest'ultimo.

C. I terapeuti bioenergetici e gli allievi in training concludono il rapporto col cliente quando i loro servizi non sono più richiesti nè servono più ai bisogni e agli interessi del cliente.

D. I terapeuti bioenergetici e gli allievi sono continuamente consapevoli dei propri bisogni e non utilizzano le relazioni con i clienti, allievi in training, allievi in supervisione o dipendenti, nè per soddisfare i propri bisogni, nè per vantaggio personale.

E. I terapeuti bioenergetici e gli allievi evitano relazioni ed incarichi che siano in conflitto con gli interessi del cliente.

F. I terapeuti bienergetici e i clienti fanno ogni sforzo per evitare una relazione duale che potrebbe inquinare il loro giudizio professionale o aumentare il rischio di abuso. (Una relazione duale esclude di prendere in terapia dipendenti, allievi, allievi in supervisione, amici intimi o parenti).

G. I terapeuti e gli allievi bioenergetici non possono coinvolgersi in relazioni sessuali con i loro clienti. A causa della natura stessa del rapporto terapeutico, i terapeuti e gli studenti riconoscono che il fatto di terminare la terapia non cambia automaticamente la relazione. Per questo motivo una relazione sessuale con il cliente per il solo fatto che la terapia è conclusa, non è ammissibile.

H. I rapporti sessuali con studenti e allievi in supervisione sono contrari all'etica. I. I terapeuti e gli allievi bioenergetici non ammetternno, nè si lasceranno andare a molestie sessuali (apprezzamenti deliberati o ripetuti, gesti o contatti fisici di natura sessuale che sono considerati offensivi da chi li riceve).

J. La pratica dell'Analisi Bioenergetica comporta la necessità di osservare il corpo al fine di identificare aspetti del carattere che nel corpo si riflettono e che richiedono abbigliamenti adeguati. Il terapeuta bioenergetico si accosta a questo aspetto con la maggiore sensibilità possibile e con la consapevolezza di rispettare la dignità del cliente e i suoi bisogni di privacy e di confini. I terapeuti e gli studenti utilizzeranno il tempo che occorre per educare il cliente alla teoria e alla pratica bienergetica e per stabilire un'atmosfera di fiducia. Essi interverranno in un modo appropriato tenendo sempre presenti le caratteristiche, il background, la storia e la struttura caratteriale del cliente.

K. La pratica dell'Analisi Bioenergetica comporta il contatto fisico col cliente e l'applicazione di tecniche manuali. Il terapeuta e gli allievi biowenergetici debbono assicurarsi che vengano accettati questi aspetti della terapia. E' consigliabile la forma scritta. Il terapeuta bioenergetico applica tecniche manuali sia con competente abilità (ciò comporta una adeguata conoscenza del corpo) sia attraverso la consapevolezza della situazione fisica del cliente.

L. Quando il terapeuta bioenergetico è a conoscenza di una violazione etica da parte di un altro terapeuta nell'ambito della Società Bioenergetica, il terapeuta cercherà di risolvere questo problema facendolo presente al terapeuta in causa. Se questo approccio informale non porta ad una soluzione, o se la violazione è grave, la questione sarà sottoposta all'attenzione della Commissione etica locale. La Commissione etica ha la discrezione di prendere posizione sui seguenti punti: a) se la violazione etica è grave e la Commissione etica ha sufficienti informazioni su dati di fatto; b) se il terapeuta riconosce la violazione etica; c) se il terapeuta in questione viene investigato sul problema da una Commissione statale autorizzata a ciò o dalla magistratura.

V. RELAZIONI CON I COLLEGHI

A. I terapeuti e gli allievi bioenergetici interagiscono con i loro colleghi con rispetto, cortesia, lealtà e affidalibità.

B. I terapeuti e gli allievi bioenergetici non si assumono la responsabilità del cliente di un altro collega senza comunicazione col collega stesso.

VI. CONFIDENZIALITA'

A. I terapeuti e gli allievi bioenergetici rispettano la confidenzialità delle informazioni ottenute dalle persone nel corso della loro attività professionale. Essi rivelano tali informazioni solo con il consenso della persona coinvolta, eccetto in rare circostanze per le quali non farlo ne deriverebbe un chiaro pericolo per sè e per gli altri.

B. Le informazioni ottenute attraverso rapporti legati alla professione vengono discusse solo per scopi professionali e soltanto con la persona direttamente coinvolta. Relazioni scritte ed orali devono contenere solamente materiale pertinente alla valutazione e deve essere fatto ogni sforzo per evitare violazioni indebite della privacy.

C. I terapeuti e gli allievi bioenergetici, che presentano del materiale sul cliente durante una conferenza o in lavori scritti, devono preventivamente avere il consenso del cliente oppure mascherare adeguatamente le informazioni per impedirne l'identificazione.

RAPPORTI MULTIPLI - TRAINER - TRAINEE

La proibizione di rappporti sessuali medico-paziente è antica quanto il giuramento di Ippocrate, ed è presente nei codici etici di tutte le discipline psicoterpiche. Dai tempi di Freud se ne sono compresi gli effetti deleteri sul cliente che devono essere messi in relazione alla situazione di transfert-controtransfert del rapporto basato sul ruolo di autorità del terapeuta, sulla disparità delle posizioni di potere del terapeuta e del cliente e sulla risultante vulnerabilità del cliente.

Di conseguenza a causa della natura della relazione terapeutica, è universalmente riconosciuto che non può esserci intimità sessuale tra trapeuta e cliente in situazione di parità, e che un rapporto sessuale somiglia all'incesto nel suo significato simbolico e nel suo impatto sul cliente.

Storicamente il rapporto docente-studente non è stato soggetto agli stessi modelli etici che riguardano l'intimità sessuale così come vengono applicati alla diade terapeuta-cliente. Comunque, la figura dell'insegnate-trainer è in una posizione potente di autorità, specialmente quando il suo ruolo comprende una funzione di valutazione. Nell'Analisi Bioenergetica i metodi di training sono altamente esperienziali, cosa che intensifica la dinamica di transfert nel contesto della formazione.

Solo piuttosto recentemente, man mano che è aumentata la consapevolezza generale, è stato riconosciuto, attraverso la letteratura dell'abuso, l'impatto dannoso dell'incesto, delle relazioni multiple nella cornice insegnate-studente, ed in particolar modo nell'intimità sessuale. Ora si è compreso che un rapporto sessuale tra insegnate e studente è altrettanto insostenibile quanto quello tra terapeuta e cliente.

Il codice etico I.I.B.A. istituito nel 1990 dice: "intimità sessuali tra trainees e supervisees sono antietiche". In passato prima che venissero chiaramente comprese ed elaborate la natura transferale e le conseguenti implicazioni nel rapporto trainer trainee, avevano luogo delle violazioni. Ciò che non era stato compreso e ulteriormente chiarito in alcuni casi era l'impatto che tali violazioni avevano sul gruppo di formazione e sulla comunità anche se il comportamento non era riconosciuto come una violazione.

Quando un'insegnate sceglie uno studente dekl gruppo per una relazione intima, la reazione dei membri del gruppo spesso non si discosta da quella dell'incesto in una famiglia con il risultato di determinare segretezza, divisione, confusione, dolore, gelosia, rabbia, disillusione.

Quando i traners-insegnanti sono soggetti ad un coinvolgimento con i tranees è necessario che i traners e il gruppo abbiano il coraggio e si prendano il tempo necessario per elaborare attentamente e accuratamente tutto ciò che è stato sollevato. Diversamente la distruzione del processo di gruppo e l'ostacolo al processo di formazione risultano essere molto gravi. E questo si aggiunge al danno arrecato agli individui. (V. Wink Hilton, "Working with sexual transference" , I.I.B.A. Journal, summer1987).


La Commissione etica I.I.B.A. concorda con questa affermazione.